Le buone domande sono più preziose delle buone risposte, infatti, se credi nell’importanza della crescita, avrai probabilmente già avuto modo di testare lo stimolo all’azione che innescano alcuni interrogativi efficaci.
La leva ad agire, quando è sentita, funziona sul singolo, come su un team; quindi, è utilissima nella vita personale come in quella lavorativa e nella gestione di un team, per esempio.
A questo punto, se ti incuriosisce saperne di più, puoi fare un tuffo negli aspetti più tecnici del mio lavoro come coach e formatrice nel mondo del fitness e wellness, e scoprirne alcune molto interessanti qualche riga più avanti.
La parte finale di un processo di crescita delle risorse è la verifica sul campo che, per risultare efficace, infatti, spesso viene introdotta da domande di altissima qualità.
Accade nel coaching come nella formazione.
Nelle sessioni di coaching si applica costantemente e, se hai un buon piano d’azione, risulta quasi immediata.
Nella formazione, invece, la verifica a volte è demandata a figure diverse da chi ha erogato il piano formativo, soprattutto quando si lavora con gruppi capitanati da un referente.
In quel caso occorre una delega strutturata (SMART proprio come gli obiettivi) che agevoli il referente nelle valutazioni.
Quando ho l’opportunità di curare il processo di verifica personalmente, la sviluppo come un momento di profonda osservazione e riflessione, cui faccio poi seguire un confronto con referenti e diretti interessati.
Per portarti un esempio concreto, voglio condividere con te i quesiti alla base di una supervisione-Trainer di corsi di gruppo, che sto operando questo mese presso un noto centro fitness mio cliente (puoi conoscerlo cliccando sul link al sito).
Questo fitness club offre attività a terra e in acqua e la General Manager che lo dirige crede nella crescita costante delle risorse, per cui mantiene attivo lo strumento prezioso della formazione continua.
Dopo un numero determinato di incontri formativi, si procede alla verifica sul campo.
La prospettiva da cui osservo il Team di Trainer è ben descritta attraverso alcune domande fondamentali, progettate e calzate sulla figura specifica di Trainer di corsi di gruppo per quello specifico centro, per la sua vision, la sua mission e i suoi valori.
Leggerle potrà offrirti spunti traslabili in altre realtà lavorative, se precedute da un adattamento mirato, o semplicemente darti alcuni elementi di approfondimento ed ispirazione.
Ecco le domande:
Come si integra il trainer o la trainer nel micro-cosmo fitness club in cui lavora?
Come permette alle persone che partecipano alla lezione di integrarsi?
Come le include, segue, accompagna, rassicura, guida, riconosce, fa sentire al centro della propria attenzione?
Come gestisce la classe?
Quanta visione ha della sala in termini di spazio, sicurezza, attrezzatura?
Come gestisce l’aspetto tecnico della proposta?
Rispetta le tempistiche e gli orari?
Sta realizzando una lezione bilanciata e ben equilibrata nel rispetto degli obiettivi sui quali viene confezionata e inserita nel planning delle attività di gruppo?
Si sofferma nel rendere ogni fase parte di un’esperienza fluida, coinvolgente e memorabile?
Come comunica con la classe?
Sta parlando la lingua del micro-cosmo palestra per cui lavora?
Sta esprimendo, nel farlo, la propria unicità nel rispetto dei valori aziendali condivisi?
Li sta trasmettendo con il suo comportamento?
Si sta muovendo secondo il massimo potenziale di cui dispone o potrebbe valorizzare sé stesso/a o il suo lavoro diversamente? In quali aspetti? Come?
Quali punti di forza emergono?
Quali sono quelli su cui può crescere?
Perché chi partecipa dovrebbe essere motivato a ritornare?
Per rispondere onestamente, poi, il giudizio personale va messo da parte il più possibile.
Per riuscirci, occorre far riferimento ad indicatori specifici, punti chiave che, nel fitness come in ogni altro settore, vanno conosciuti a fondo.
Dal confronto individuale a fine verifica, il vero e proprio feed-back, si punta ad una crescita per la risorsa, ad un consolidamento del team work e ad un sodalizio sempre più virtuoso tra il centro fitness e i collaboratori e le collaboratrici che danno vita ad una meravigliosa parte della sua identità.
Del resto, “se vuoi andare veloce vai da solo, ma se vuoi andare lontano vai insieme a qualcuno”, come suggerisce il famoso proverbio.